2014 - Net is more

INCIPIT

La trasformazione dello spazio va inserita nel più ampio contesto di una trasformazione sociale complessiva: lo spazio non è un riflesso della società, ma un'espressione di essa, dimensione fondamentale inseparabile dal generale processo di organizzazione e sviluppo sociale. La nuova città nasce conseguentemente alla creazione di una nuova struttura sociale, la Società delle Reti, caratteristica dell'Era dell'Informazione. I cambiamenti chiave avvenuti nella pianificazione urbanistica e nei modelli spaziali in questa fase, e associati a una contemporanea rivoluzione macro-strutturale, possono essere schematizzati nel modo seguente: il mercato agricolo è stato, in larga parte, automatizzato, e si è venuta a creare un'economia globale di interazione tra network produttivi sparsi in tutto il pianeta. La maggioranza della popolazione mondiale vive nelle città, e questo trend andrà affermandosi sempre più: stiamo andando verso un mondo quasi totalmente urbanizzato, che entro la metà di questo secolo concentrerà nelle aree urbane tra i due terzi e i tre quarti del suoi abitanti. Questo processo di urbanizzazione si concentra, in maniera del tutto sproporzionata, in metropoli nuove: costellazioni urbane dislocate in territori vastissimi, integrate funzionalmente e differenziate socialmente, disposte secondo le linee di una struttura multicentrica. Queste nuove forme spaziali vengono dafinite “regioni metropolitane”.

Lo sviluppo delle telecomunicazioni, Internet e i sistemi di trasporto veloce e computerizzato determinano simultaneamente una concentrazione e decentralizzazione spaziale, catapuitandoci in una nuova geografia fatta network e nodi urbani sparsi in tutto il mondo, in tutti i paesi. Una rete intra e intermetropolitana. Le relazioni sociali sono contraddistinte allo stesso tempo da individualismo e comunitarismo. Entrambi i processi di identificazione sfruttano, per affermarsi, sia la dimensione spaziale che la comunicazione on line. Le comunità virtuali e quelle fisiche sviluppano un'interazione intensa, anche se i meccanismi di aggregazione vengono ostacolati dalla progressiva individualizzazione delle occupazioni, dei rapporti sociali e della vita domestica, [...] con conseguenze significative nell'utilizzo e nelle forme della abitazioni, dei quartieri, dello spazio pubblico e dei trasporti.

Manuell Castells, La città delle reti. Marisilio 2004. 

Le nuove forme delle strutture sociali uniformano lo spazio offrendo nuove possibilità ai territori minori. La società delle reti sposta l'attenzione dalla posizione dei territori alla connessioni che sono in grado di produrre. In questa ottica anche i territori sfavoriti e decentrati hanno la possibilità di ripensare il proprio ruolo nei processi globali. Tentare di comprendere quale ruolo si può avere in queste trasformazioni è la sfida Cilento si trova ad offrontare. Il lavoro del Summer Workhop “Porta le tue idee in Vacanza” 2014 sarà orientato a definire strategie e progetti per declinare nel territorio cilentano la logica delle rete, tenendo conto delle specificità e delle problematiche territoriali. Connessioni locali, flussi economici e non, infrastrutture materiali ed immateriali sono solo alcuni aspetti che riguardano questo lavoro. Produrre idee progettuali in grado di attrezzare questo territorio per le sfide delle nuove dinamiche, migliorando la qualità della vita di chi lo vive.

DANIELA LEPORE

Professore associato di Teoria della Pianificazione Territoriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presidente del corso di laurea triennale in Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente. La sua attività di ricerca si è concentrata sulle politiche urbane e sulla riqualificazione delle periferie, con particolare attenzione per la città di Napoli. Tra le pubblicazioni più recenti: Il riuso dell’area di Bagnoli; Processi di governo e ‘questione’ della periferia; Periferie; Arcipelago vesuviano. Percorsi e ragionamenti intorno a Napoli, Argo, Lecce.

 

MATTEO FIORAVANTI 

architetto. membro dello studio qart progetti [1] con cui svolge attività di progettazione a diversa scala. accompagna la vita professionale con l’insegnamento in differenti realtà. collabora e svolge attività di ricerca all’interno della facoltà di architettura di Firenze. docente di disegno progettuale presso IED firenze. fondatore di acces_SOS, contenitore internazionale di eventi e strumenti ed azioni volti ad indagare la natura dello spazio pubblico ed il suo grado accessibilità

PASQUALE PERSICO

economista, è direttore della scuola di Dottorato “A. Genovesi” dell’Università degli studi di Salerno; premio Saint-Vincent per l’economia, Research Scholar presso la London School of Economics, Consultant OECD-Paris. E’ autore di libri e articoli di econometria, economia industriale, economia dello sviluppo e politica economica delle città. Ha pubblicato tra gli altri: Perchè Napoli, vivere e morire di Napoli; Identità e Sviluppo; La valle delle Orchidee; Plektòs; La città moltiplicata; Ferrara, le città, come gli scienziati, gli artisti e i poeti non possono morire.

LUCA FOIS 

dopo una lunga esperienza nel campo del design di oggetti in legno, è oggi presidente di Design Partners, società di servizi focalizzata sul design che raggruppa e gestisce esperienze, attività e brand come ZonaTortona, Recapito Milanese, Design-Italia, 361°, Design Library e PressGate.

 

FRANCESCO CARERI

È architetto e dal 2005 è Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre. Dal 1995 è membro fondatore del laboratorio di Arte Urbana Stalker Osservatorio Nomade, con cui sperimenta metodologie di intervento creativo nella città multiculturale e dell’abitare informale a Roma, prima con azioni di arte pubblica al Campo Boario, in seguito a Corviale con studi e progetti sulle microtrasformazioni operate dagli abitanti, attualmente nella città dei Rom, tra baraccopoli, campi attrezzati e auto recupero di spazi occupati.

Dal 2006 è titolare del Corso di Arti Civiche della Facoltà di Architettura di Roma Tre, un corso opzionale a struttura peripatetica che si svolge interamente camminando analizzando e interagendo in situ con i fenomeni urbani emergenti. Dal 2012 è Direttore del Master Arti Architettura Città, ed è coordinatore del Master PIMC - Politiche dell’Incontro e Mediazione Culturale. 

I lavori


2013 - Migrazioni

astenodi.png

Il tema 
Il viaggio, lo spostamento individuale o collettivo, è da sempre tra le attività più frequenti di qualsiasi forma di vita. Tutti gli animali migrano per una necessità di sopravvivenza; l’essere umano, tuttavia, è più o meno consapevole del progetto migratorio nel suo complesso e anche nei casi che la sociologia spiega in termini di fattori push, come può essere quello della ricerca del lavoro, gli studi attenti ai racconti di vita tendono a evidenziare che a spingere il singolo migrante alla migrazione sono in realtà cause di ordine più complesso e individuale: ricerca di una emancipazione dal contesto familiare, ricerca di libertà di espressione, di crescita culturale, curiosità intellettuale.

A seconda della necessità che li provoca, i flussi migratori modificano il contesto che lasciano e quello in cui approdano, contribuendo a costruire comunità dalla forma e dalla costituzione mutevoli. Torre Orsaia, piccolo comune nell’entroterra cilentano, è una terra di partenze, di migrazioni ma anche, in qualche modo, d’accoglienza e d’approdo.
Ma lo spazio urbano di questa cittadina, così come quello delle grandi metropoli, è pronto ad accogliere flussi diversi? Esistono spazi flessibili capaci d’adattarsi alle esigenze di chi parte, di chi resta e anche di arriva?
Migra-azioni è la sfida che proponiamo quest’anno: realizzare azoni capaci di cogliere le potenzialità e le risorse più consolidate così come quelle mutevoli e temporanee, costruendo strategie progettuali capaci di essere realizzate con pochissime risorse economiche e che possano essere replicate nel tempo attraverso installazioni temporanee, performance, interventi realizzativi e progettuali, con un approccio multidisciplinare e complesso, capace di superare i limiti delle singole discipline, lavorando a stretto contatto con gli abitanti.

I protagonisti

MATTEO FIORAVANTI 

architetto. membro dello studio qart progetti [1] con cui svolge attività di progettazione a diversa scala. accompagna la vita professionale con l’insegnamento in differenti realtà. collabora e svolge attività di ricerca all’interno della facoltà di architettura di Firenze. docente di disegno progettuale presso IED firenze. fondatore di acces_SOS, contenitore internazionale di eventi e strumenti ed azioni volti ad indagare la natura dello spazio pubblico ed il suo grado accessibilità.

LUCA FOIS 

dopo una lunga esperienza nel campo del design di oggetti in legno, è oggi presidente di Design Partners, società di servizi focalizzata sul design che raggruppa e gestisce esperienze, attività e brand come ZonaTortona, Recapito Milanese, Design-Italia, 361°, Design Library e PressGate.

GILDA BERRUTI 

è architetto e dottore di ricerca in Urbanistica e Pianificazione territoriale. Dal 2002 svolge attività didattiche presso il corso di laurea in Urbanistica dell’Università Federico II di Napoli.
I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente: gli spazi pubblici dal punto di vista del rapporto tra forma urbana e spazio sociale, la progettazione e la realizzazione di processi di partecipazione, le metodologie di osservazione e ascolto degli attori coinvolti nella trasformazione della città e la pianificazione dello sviluppo locale.  In tali ambiti, a partire dal 1999 ha partecipato ad attività di ricerca e ricerca-azione del dipartimento di Urbanistica dell’Università Federico II ed ha lavorato come consulente di pubbliche amministrazioni in diversi quartieri di Napoli e nell’area metropolitana.

DANIELA LEPORE

è Professore associato di Teoria della Pianificazione Territoriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presidente del corso di laurea triennale in Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente. La sua attività di ricerca si è concentrata sulle politiche urbane e sulla riqualificazione delle periferie, con particolare attenzione per la città di Napoli. Tra le pubblicazioni più recenti: Il riuso dell’area di Bagnoli; Processi di governo e ‘questione’ della periferia; Periferie; Arcipelago vesuviano. Percorsi e ragionamenti intorno a Napoli, Argo, Lecce.

PASQUALE PERSICO

economista, è direttore della scuola di Dottorato “A. Genovesi” dell’Università degli studi di Salerno; premio Saint-Vincent per l’economia, Research Scholar presso la London School of Economics, Consultant OECD-Paris. E’ autore di libri e articoli di econometria, economia industriale, economia dello sviluppo e politica economica delle città. Ha pubblicato tra gli altri: Perchè Napoli, vivere e morire di Napoli; Identità e Sviluppo; La valle delle Orchidee; Plektòs; La città moltiplicata; Ferrara, le città, come gli scienziati, gli artisti e i poeti non possono morire.

I lavori

Eugenia Errante, Luca Ferraro, Raffaele Germano, Marialaura Imbriaco, Pablo Martin, Giovanni Orlando, Antonio Petrocelli.

Nora Annesi, Marika Esposito, Fatima Melis, Michea Sciorra, Iole Scotto, Walter Venditto.

Manuela Antoniciello, Rossella Auriemma, Matteo Capenti, Marco Damiano, Antonio Di Rosa, Emma Di Lauro, Sara Del Noce, Federica Ciotola, Serena Annunziata, Salvatore Natale, Ramona Napolitano, Lorenzo Nobili.

Alessandro Cardoni, Francesco Montillo, Gian Marco Prisco, Lia Romano, Eva Serpe, Sonia Miccio.

Simona Cerri , Brady Collins, Rebeca Duque, Mikel Lopez, Elena Maranghi, Vincenzo Valentino Ventura.

Angelo Addesa, Sara Angelini, Raffaela Bientinesi, Gloria Bravi, Erinda Lala, Fabiana Marotta, Elisa Massacci, Sara Raffaeli, Nunziella Toscano.


2012 Lo spazio pubblico contemporaneo

workshop2.png

Il tema

dell’edizione 2012 del workshop “porta le tue idee in vacanza” vuole indagare le potenzialità dello spazio pubblico nella contemporaneità. Il contesto di progettazione/analisi è quello di un piccolo centro dell’Italia meridionale, Torre Orsaia nel Parco Nazionale del Cilento, che vive come molti altri piccoli comuni una forte emigrazione.

Alla popolazione stanziale che abita sempre a Torre Orsaia si affiancano dei cittadini “nomadi” che per ragioni di studio o di lavoro sono costretti a vivere lontano da Torre Orsaia e a ritornarci soltanto nelle vacanze o nei week end. Gli spazi pubblici progettati pensando alla permanenza, pensati per chi li vive quotidianamente, per un utenza stanziale, sono inadeguati a queste nuove forme di abitare.

Ma come trasformeremo questi luoghi?

Possiamo trasformarli costruendo nuovi muri, ridisegnando pavimentazioni, piantando alberi ma possiamo anche trasformarli vivendoli in maniera nuova, attraversandoli con i nostri corpi, giocandoci e utilizzandoli in modo inconsueto. Il nostro obiettivo è quello di immaginare un modo diverso di vivere questi spazi, di individuare nuovi scenari di trasformazione materiale e immateriale che rispondano alle esigenze sia dei cittadini stanziali che di quelli nomadi e che siano immaginati per accogliere l’inatteso.

I protagonisti

PASQUALE PERSICO

economista, è direttore della scuola di Dottorato “A. Genovesi” dell’Università degli studi di Salerno; premio Saint-Vincent per l’economia, Research Scholar presso la London School of Economics, Consultant OECD-Paris. E’ autore di libri e articoli di econometria, economia industriale, economia dello sviluppo e politica economica delle città. Ha pubblicato tra gli altri: Perchè Napoli, vivere e morire di Napoli; Identità e Sviluppo; La valle delle Orchidee; Plektòs; La città moltiplicata; Ferrara, le città, come gli scienziati, gli artisti e i poeti non possono morire.

BIANCO-VALENTE

 (Giovanna Bianco e Pino Valente), coppia nell’arte e nella vita dai primi anni novanta, lavorano prevalentemente con i nuovi media. La loro ricerca si rivolge all’indagine di temi che pongono in rapporto arte e scienza: il corpo umano nella sua totalità, la percezione umana e le categorie dello spazio e del tempo, i processi della memoria. Da alcuni anni gli artisti stanno orientando la loro ricerca sul concetto di relazione, inteso nel suo senso più ampio: spazio di relazioni è l’universo, dai macrocosmi astrali ai microcosmi organici, in una rete di relazioni è immersa la vita umana.

MATTEO FIORAVANTI

architetto. membro dello studio qart progetti [1] con cui svolge attività di progettazione a diversa scala.  accompagna la vita professionale con l’insegnamento in differenti realtà. collabora e svolge attività di ricerca all’interno della facoltà di architettura di Firenze.  docente di disegno progettuale presso IED firenze. fondatore di acces_SOS, contenitore internazionale di eventi e strumenti ed azioni volti ad indagare la natura dello spazio pubblico ed il suo grado accessibilità

FABRIZIO MANGONI

 è professore associato di Urbanistica all’Università di Napoli Federico II. Da anni si occupa di pianificazione strategica nel campo dei beni culturali. Ha lavorato al piano strategico della Costa del Vesuvio, al Piano strategico della Città di Salerno e al Piano territoriale della Regione Campania. Ha pubblicato nella Collana Inu Campania Il territorio dei Beni Culturali.

DANIELA LEPORE

è  Professore associato di Teoria della Pianificazione Territoriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presidente del corso di laurea triennale in Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente. La sua attività di ricerca si è concentrata sulle politiche urbane e sulla riqualificazione delle periferie, con particolare attenzione per la città di Napoli. Tra le pubblicazioni più recenti: Il riuso dell’area di Bagnoli; Processi di governo e ‘questione’ della periferia; Periferie;  Arcipelago vesuviano. Percorsi e ragionamenti intorno a Napoli, Argo, Lecce.

AMALIA SIGNORELLI

docente di antropologia culturale alla Sapienza di Roma e alla Federico II di Napoli. dove è anche direttrice del “Centro Interdepartamentale per la ricerca audiovisualle sulle culture popolari”. Membro dei comitati scientifici di varie riviste internazionali come Urban Anthropology (USA), Alteridades (Messico) e Archivio Antropologico Mediterraneo (Italia). Da antropologa spiccano i suoi studi in contesti a rischio come il terremoto in Sicilia (1968), a Napoli (1980 e 1983), in Messico (1985). Negli ultimi anni ha studiato la formulazione culturale del rischio tra gli abitanti della zona rosso del Vesuvio.

I lavori


2011 Ecomostro: un recupero di comunità

locandina-ws.jpg

Il tema

Torre Orsaia, una piccola comunità nell'entroterra cilentano in lento spopolamento. Il Mostro, un ex casa albergo per anziani sulle Colline di San Biase. Un "attore privato" con un progetto. Tre elementi come i tasselli di un puzzle da ricomporre. Dal 26 Agosto al 2 Settembre Aste e Nodi, Agenzia informale di Sviluppo Locale, organizza la terza edizione del Workshop estivo Il Mostro: Un recupero di comunità. Nell'italia del post terremoto anni '80, e dei finanziamenti a pioggia per la ricostruzione, un Sindaco "di larghe vedute" in un piccolo comune del Cilento immagina la sua cittadina un centro di importanza crescente. Dall'idea di un architetto "esuberante" nasce la casa albergo per anziani; il progetto della struttura cambierà e si ingrandirà nel tempo per rientrare nella distribuzione dei finanziamenti. Nel 1994 Torre Orsaia ha una struttura di un ettaro su tre livelli che non entrerà mai in funzione. L'idea di progetto è ormai obsoleta e tutti i tentativi di recupero falliscono a causa del sovra dimensionamento e della mancanza di centralità della cittadina. Nel 2009 il workshop "Scenari Possibili" identifica da subito nel "ex casa albergo" un punto di forza eccezionale per Torre Orsaia nonostante le difficoltà ben note; già l'anno successivo il recupero della struttura è uno dei temi centrali in discussione. Nel 2010 un attore privato si fa promotore di un progetto che potrebbe attrarre flussi notevoli e cambiare non poco le sorti della cittadina; tuttavia il progetto prevede l'utilizzo soltanto di una metà della struttura con la necessità di immaginare altre funzioni nella parte restante. Il workshop 2011 sarà quindi incentrato sulla necessità di immaginare delle funzioni che siano innanzitutto "localizzate", espressione cioè del contesto in cui si inseriscono; integrate o comunque non in conflitto con il progetto esistente ed economicamente sostenibili. La sfida consisterà non soltanto nell'immaginare delle nuove funzioni "possibili" ma nel farlo considerando il bagaglio di valori, identità, usi che l'Ecomostro e la cittadina di Torre Orsaia portano con sè; quali flussi materiali e immateriali genererà la trasformazione, quale impatto e che conseguenze questo cambiamento avrà sulla comunità e su quelle limitrofe.

I protagonisti

FRANCO ORTOLANI

Ordinario di Geologia Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli   Federico II

SANDRO RAFFONE

Professore ordinario di Composizione Architettonica. E’ nato a L’Aquila nel 1946. Negli anni ’50 e ’60 è vissuto in Eritrea dove il Razionalismo Mediterraneo ha segnato la sua formazione. Nel 1971 si laurea con Nicola Pagliara nell’Università Federico II di Napoli dove oggi è professore ordinario di Composizione Architettonica. Suoi lavori, scritti e progetti sono pubblicati su libri e riviste nazionali e straniere. Nel 1996 è stato invitato ad esporre alla VI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nella VIII edizione della Biennale ha presentato i progetti di riqualificazione urbana di Avellino.

 

FRANCESCO PICCININI

ex direttore di AgoraVox Italia. Da dicembre 2011 è Digital Manager del Gruppo Editoriale Caltagirone. Nel 2010 ha collaborato a Strozzateci Tutti, il libro/blog/manifesto contro le mafie che ci ha portati fino a Scampia. Dal 23 maggio è in libreria l'ultimo libro a cui ha collaborato come autore,Novantadue, l'anno che cambiò l'Italia, edito da Castelvecchi.

ORFINA FRANCESCA FATIGATO

Architetto e Dottore di ricerca in progettazione urbana. Ha vinto un assegno di ricerca presso il CNR ed ha collaborato al gruppo di ricerca multidisciplinare INNOVA che ha lavorato alla redazione di una “cartografia intelligente” in grado di far emergere il valore del paesaggio dei Campi Flegrei (Na). E’ ora impegnata nella redazione in collaborazione con altri architetti urbanisti e geologi, di Piani Regolatori comunali per due comuni pugliesi e per un terzo campano. 

MARIA LUNA NOBILE

architetto, nata nel 1982, vive a Napoli. E' dottore di ricerca in Progettazione Urbana e cultore della materia presso la Facoltà di Architettura dell’ Università Federico II di Napoli. La sua ricerca si concentra in particolare sulla lettura morfologica e sul progetto della città contemporanea, ha approfondito il tema del ruolo del recinto nella composizione urbana, in particolare in aree dismesse e periferiche della città di Napoli.

Partecipa, in qualità di progettista, a diversi progetti di piccola e grande scala e concorsi di idee; collabora alla ricerca del Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica della Federico II di Napoli. 

GILDA BERRUTI

Nel 2005 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Urbanistica e Pianificazi- one territoriale, Dal 2002 svolge attività didattiche integrative di “Analisi della città e del territorio” presso la facoltà di Architettura della Federico II di Napoli. Attualmente insegna nel laboratorio di City and Regional Planning del Programma della Cornell University a Roma. Inoltre, ha lavorato come consulente di pubbliche amministrazioni per le attività di urbanistica partecipata in quartieri più o meno deboli di Napoli e nell’area metropolitana. 

I lavori


2010 Laboratorio di sviluppo locale

Lo sviluppo sostenibile è uno dei temi fondanti le politiche europee. A partire dal trattato di Lisbona, entrato ufficialmente in vigore lo scorso dicembre, la capacità degli enti locali di garantire uno sviluppo economicamente efficace, socialmente equo e ambientalmente sostenibile determina gran parte della qualità della democrazia e dell’efficacia delle politiche pubbliche.  Affrontare questo tema in un territorio che nonostante gli ingenti finanziamenti e il notevole sforzo fatto dall’Unione Europea è ancora un territorio sottoutilizzato e lontano dai parametri stabiliti dall’EU richiede un impegno soprattutto di immaginazione di realtà possibili, di indagine di esperienze simili e di progettazione condivisa e partecipata. Il modo che abbiamo trovato per farlo è puntare sui saperi, facendo del territorio cilentano un grande luogo di ospitalità di intelligenze in grado di creare scenari passibili per questo e per altri territori. È per questo che abbiamo organizzato il workshop “scenari possibili – laboratorio partecipato di sviluppo locale” giunto alla sua seconda edizione, a cui parteciperanno in maniera del tutto gratuita oltre 50 studenti di diversa provenienza e che per l’anno successivo, e fin quando vorranno, si predenranno cura di questo territorio, in modo tale che oltre a poter imparare in maniera sperimentale i concetti e le tecniche dello sviluppo sostenibile possono ripagare la comunità che l’ha ospitati contribuendo allo sviluppo di quest’ultima.

I protagonisti

GILDA BERRUTI
Nel 2005 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Urbanistica e Pianificazione territoriale,Dal 2002 svolge attività didattiche integrative di “Analisi della città e del territorio” presso la facoltà di Architettura della Federico II di Napoli. Attualmente insegna nel laboratorio di City and Regional Plan- ning del Programma della Cornell University a Roma. Inoltre, ha lavorato come consulente di pubbliche amministrazioni per le attività di urbanistica parteci- pata in quartieri più o meno deboli di Napoli e nell’area metropolitana. 

DANIELA LEPORE

 Laureata in Architettura (Napoli, 1986). Dottore di ricerca in Pianificazione territoriale (1992, Università di Roma 'La Sapienza', III ciclo), dal 1995 lavora all'Università di Napoli 'Federico II', prima come ricercatore nel settore disciplinare ICAR 20 (1995- 2002), poi come professore associato di 'Teorie della pianificazione territoriale. E' membro del colle- gio dei docenti del Dottorato di ricerca in Pianifica- zione territoriale urbanistica e ambientale.Fa parte del Dipartimento di Progettazione urbana e di Urbanistica. 

MARIA FEDERICA PALESTINO

Ricercatrice presso il dipartimento di urbanistica della Federico II di Napoli si occupa di metodi di ascolto e partecipazione. 

AMALIA SIGNORELLI
é Professore Ordinario di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Sociologia di Napoli. Ora è il direttore del "Centro per la Ricerca Interdeparta- mentale audiovisuale sulla culture popolari" nel l'Università Federico II di Napoli. È membro del comitato scientifico di varie riviste come Urban Anthropology (USA), Alteridades (Messico) e Archi- vio Antropologico Mediterraneo (Italia). Come antro- pologo urbano, ha studiato le situazioni significative di rischio, come il terremoto in Sicilia (1968), a Napoli (1980 e 1983), in Messico DF (1985). Negli ultimi anni studia la definizione culturale del rischio tra gli abitanti della zona Vesuvio. 

GREGORY SMITH
Antropologo insegna alla Cornell University. Sta portando avanti una ricerca sull'idea della spazio geografico nella percezione comune. 

GIOVANNI LAINO
Dottore in Architettura, ha conseguito il Dottorato in Urbanistica e Pianificazione territoriale nel 1986. Professore associato insegna Politiche Urbane e territoriali presso la Facoltà di Architettura dell'Uni- versità Federico II di Napoli. È nel Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica e nella redazione della rivista CRU, Critica della razionalità urbanistica. E’ stato consu- lente del Comune di Napoli per il Programma URBAN e per altre politiche di riqualificazione di tipo integrato. Per lo stesso Comune ha redatto il Piano Comunale per l’infanzia e il progetto per il Reddito Minimo di Inserimento. Ha collaborato per molti anni ai progetti dell’Associazione Quartieri Spagnoli di Napoli che attualmente impiega circa trenta giovani operatori e agenti di sviluppo. E’ stato componente del comitato di pilotaggio del programma europeo “Quartieri in Crisi” ed è vicepresidente dell’Associazione Europea delle Regie di Quartiere. 

ORFINA FRANCESCA FATIGATO
 Architetto e Dottore di ricerca in progettazione urbana.Ha vinto un assegno di ricerca presso il CNR ed ha collaborato al gruppo di ricerca multidisciplinare INNOVA che ha lavorato alla redazione di una “cartografia intelligente” in grado di far emergere il valore del paesaggio dei Campi Flegrei (Na). E’ ora impegnata nella redazione in collaborazione con altri architetti urbanisti e geologi, di Piani Rego- latori comunali per due comuni pugliesi e per un terzo campano. 

I lavori


2009 Scenari possibili

 

“Scenari possibili” è un’iniziativa basata su due principi fondanti: il valore della conoscenza e quello dell’interazione tra diversi gruppi sociali portatori di saperi specifici. Si prefigge l’obbiettivo di essere totalmente gratuita per i suoi partecipanti: “sono le idee a pagare la vacanza”.

Un gruppo di giovani con diverse competenze per sette giorni studierà il comune di Torre Orsaia e dello stesso comune sarà ospite; lo scopo è quello di tentare nell’analisi di tenere insieme, come insegna Calvino, le due facce di un territorio: la città visibile e quella che risiede nella mente di chi la abita, entrambe ugualmente reali.

Il workshop sarà aperto da un incontro con il Sindaco che illustrerà ai ragazzi la storia del Comune e le sue problematiche principali; nei giorni successivi si alterneranno momenti di svago a escursioni e laboratori.

Lo studio del Comune, in oltre, sarà arricchito dal contributo di vari esperti in diverse discipline che saranno chiamati non tanto a tenere delle “semplici” lezioni quanto ad accompagnare i ragazzi nel percorso di comprensione del territorio.

L’elemento fondante di questa esperienza sarà l’interazione con la comunità degli abitanti; in questo modo si tenterà di stabilire un rapporto di scambio quanto più intenso possibile tra saperi “esperti” e saperi diffusi nella convinzione che la sola maniera per conoscere fino in fondo un territorio è viverlo nei suoi spazi fisici come in quelli immateriali.