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I <3 Porta Capuana 

è un esperimento di rigenerazione urbana partecipata di cui ci siamo fatti promotori. 

 
 

Hanno aderito al progetto

  • Dipartimento di Architettura "Federico II" 
  • Amici dei musei
  • Aste e nodi
  • Carlo Rendano Association – Lanificio25
  • Centro diagnostico FUMO
  • Cooperativa SIRE
  • Cooperativa sociale AMIRA
  • Cooperativa sociale assistenza e territorio
  • Cooperativa sociale Il Quadrifoglio
  • Curia di Napoli
  • Fondazione Castel Capuano
  • Fondazione di Comunità del Centro Storico
  • Hotel Palazzo Caracciolo
  • Istituto Banco di Napoli Fondazione
  • Lo sguardo che trasforma
  • Made in Cloister
  • Metropolitana di Napoli SPA
  • Provveditorato opere pubbliche
  • Soprintendenza
  • Soprintendenza Polo Museale
  • Università L’Orientale Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
 
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Un processo di riqualificazione del quartiere storico della città di Napoli per creare una rete di sinergie tra abitanti, imprenditori e attori sociali, per valorizzarne e far conoscere i monumenti, le tradizioni culinarie ed artigianali.

Non solo tramite la sua riqualificazione fisica, necessaria per rilanciare l’immagine urbana, ma anche con interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità.

Un processo che coinvolge architetti, artisti, creativi ma soprattutto commercianti, ristoratori ed abitanti.Utilizziamo il web come strumento per costruire la rete tra gli stakeholders che possono interagire in qualsiasi momento partecipando attivamente al processo di rigenerazione. Le profonde trasformazioni che attraversano la società contemporanea lasciano dietro di se aree delle città che necessitano di nuovi usi e di nuovi significati. È il caso delle ex aree industriali, portuali e dei quartieri a basso reddito. Molte città nel mondo si sono trovate ad affrontare la loro trasformazione, dai quartieri bassi di New York come Brooklyn e Harlem, al Canary Wharf di Londra, ai quartieri multietnici berlinesi di Friedrichshain e Kreuzberg. In tutti questi casi, considerati di successo, ad iniziative volte ad attrarre nuovi investimenti e nuovi abitanti (sopratutto artisti, musicisti e affini) corrispondono iniziative per l’attivazione della popolazione locale, della rivitalizzazione dell’economia del quartiere e dell’aumento dell’offerta culturale.
Quartieri una volta in difficoltà e ai margini dei flussi turistici ed economici delle rispettive città stanno assumendo un rilievo sempre maggiore che prescinde quello delle città che li ospitano.

Perchè Porta Capuana

L’area di Porta Capuana è un ideale laboratorio di sperimentazione dove diverse competenze transdisciplinari –urbanistiche, commerciali, sociologiche, culturali- posso cooperare per il recupero, la valorizzazione e la salvaguardia del quartiere.

Le forti tradizioni produttive, il ricchissimo patrimonio monumentale, la cucina tipica, i ristoranti etnici in aggiunta alla grande quantità di locali inutilizzati

- Castel Capuano con I suoi 47.000 mq di superficie coperta, l’ex Lanificio etc – stanno attirando sempre più giovani artisti e creativi.Porta Capuana, però, non è Brooklyn, Harlem o Kreuzberg. A differenza di questi quartieri la sua edificazione ha una storia millenaria, che lo rende un caso unico; un museo diffuso dell’arte, dell’architettura, della cucina e del buon vivere che può rappresentare il vero motore della rigenerazione urbana dell’area. Tutto questo è accentuato dalla forte presenza di una popolazione storica fortemente legata al quartiere che ha a cuore il suo destino e che rappresenta la vera potenzialità della sua trasformazione. Il Castel Capuano (XII sec.), San Giovanni a Carbonara (XIV sec.) e la stessa Porta Capuana (XV sec.) sono solo una parte delle ricchezze storico-artistiche che questo pezzo di città ha da offrirci, eppure, ad oggi, sono al di fuori dei circuiti turistici che prediligo aree meno pregiate ma più conosciute di Napoli.

Le trasformazioni urbanistiche

La chiusura al traffico veicolare esterno (ZTL) del centro antico di Napoli e l’approssimarsi della fine dei lavori di rifacimento di Piazza Garibaldi pongono l’area in questione in una nuova ottica.

Nodo di scambio e nuovo accesso alla città, l’area potrebbe diventare passaggio privilegiato di turisti e visitatori diretti verso il centro antico della città.

Facile e diretto accesso dalla rete autostradale, ferroviaria uniti ai collegamenti diretti con porto e aeroporto fanno di questa area il naturale ingresso alla città così come era fin dal XV secolo.

L’approccio

La rigenerazione urbana partecipata è un processo attraverso cui si agisce sulla città per darle un aspetto nuovo e competitivo. Non solo tramite la sua riqualificazione fisica, necessaria per rilanciare l’immagine urbana, a livello estetico, ma anche con interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità.

Sulla base di questi principi, oltre a quello economico il nostro progetto si prenderà cura degli altri aspetti della sostenibilità: sociali (coinvolgendo la cittadinanza) ed ambientali (rifiuti, riciclo, riutilizzo).

Un processo che coinvolgerà architetti, artisti, creativi ma soprattutto commercianti, ristoratori ed abitanti. Il tutto governato da un’amministrazione locale attenta ai processi di cambiamento, ad attrarre investimenti e alla giustizia sociale.

Gli strumenti

Le tre direttrici che vorremmo costruire come ossatura del progetto per valorizzare il patrimonio locale sono:

Visite turistiche

Far scoprire alle persone, ai turisti, ai cittadini ma anche agli stessi operatori turistici, le bellezze architettoniche ed artistiche del quartiere. Sulla scia dal grande successo dell’iniziativa Porta_mi a Napoli (16 visite guidate a Porta Capuana in occasione del Maggio del Monumenti 2012 che, hanno portato oltre 400 visitatori nel quartiere) organizzeremo visite guidate mensili che saranno offerte anche attraverso il portale del Comune di Napoli.

Cucina

Riscoprire la tradizione culinaria e portarla a conoscenza del vasto pubblico, valorizzare le decine di ristoranti presenti che offrono la “cucina tipica di Porta Capuana” e metterli in una rete capace di competere ed integrare questa forte tradizione con il recente arrivo dei ristoranti etnici che contribuiscono ad arricchire l’offerta ai visitatori. 

Ricerca

Avviare una profonda ricerca sulla storia e la vita del quartiere. Una ricerca multidisciplinare che veda il coinvolgimento di centri di ricerca, università e singoli ricercatori. 

L’innovatività

L’intero progetto, con l’utilizzo di tecnologie informatiche avanzate, vede il web come strumento per costruire la rete tra gli stakeholder che possono interagire in qualsiasi momento partecipando attivamente al processo di rigenerazione.Ciò consente costi di produzione bassissimi, una fruizione potenzialmente illimitata e un accesso internazionale diretto e orizzontale alla informazioni con possibilità di interazione diretta con i fruitori creando un collegamento tra domanda (turisti e visitatori) e offerta (attività commerciali e cittadini).